(Intervista pubblicata originariamente su Fondi&Sicav)

L’altra metà del patrimonio

Oggi il 47% dei sottoscrittori di fondi comuni è rappresentato da donne. È così anche per voi?

Sì il mondo femminile rappresenta una percentuale in crescita tra gli investitori.

Le donne che hanno la responsabilità dei propri risparmi a tutela di loro stesse e dei loro figli aumentano sempre più, a causa delle separazioni/divorzi sempre più frequenti nella nostra società.

Quali sono le richieste e i bisogni che una donna manifesta solitamente al suo consulente finanziario? È vero che le donne sono più prudenti?

Le donne sono molto attente alla privacy, alle informazioni ricevute e alla continuità generazionale dei propri risparmi in caso di presenza di figli e in caso di famiglie mono-nucleo, alla preservazione dei beni.

Il cliente donna ha caratteristiche proprie, diverse, rispetto agli uomini?

Il risparmiatore donna è di solito più pragmatico nelle scelte di investimento.

Attento a comprendere e condividere le scelte, si affida maggiormente all’esperienza del consulente.

Il livello di educazione finanziaria è uguale a quello maschile?

Il livello di esperienza ed educazione finanziaria per le donne sta salendo sensibilmente nel tempo rispetto ad una volta, grazie anche al fatto che le attività di rilievo stanno diventando finalmente appannaggio anche del mondo femminile.

C’è una presenza di donne imprenditrici?

Si di donne che fanno parte per lo più di imprese familiari, libere professioniste o medici.

Il consulente donna si dimostra più capace di parlare con persone del suo stesso genere?

Penso che il consulente donna possa interagire con entrambi i sessi senza problema.

In caso di clienti donne spesso si crea più facilmente un legame di collaborazione e di condivisione, sia delle strategie ma anche delle problematiche di vita, essendo molto empatiche.

Avete fatto eventi rivolti al mondo femminile o avete messo a punto strategie di marketing rivolte alle donne?

Si stanno aprendo diverse opportunità di confronto, ad esempio gli investimenti nel settore della salute, nella tutela della ricchezza e del patrimonio intero.

La donna aderisce meglio al cambiamento, oggi più che mai presente nel settore dell’innovazione e nella consulenza relativa al patrimonio familiare, rivolta alla tutela della trasmissione degli investimenti, compresi beni immobili, aziende, attività ecc.

Bisogna però ammettere che siamo anni luce indietro rispetto la risoluzione delle problematiche di genere e di uguaglianza di retribuzione nel settore lavorativo.

Il processo di evoluzione su questi temi penso sia quello più lento in assoluto rispetto alle diverse tematiche che impattano sul mondo degli investimenti (impatto ambientale, clima, intelligenza artificiale, investimenti etici, ecc.)