"Imparare dai propri errori e diventare sempre la versione migliore di stessi."

Com’è iniziata la sua carriera in Copernico SIM e perché ha scelto questa realtà?

La mia carriera in Copernico SIM è iniziata ormai nel lontano 2012 in seguito alla liquidazione della mia precedente mandante. La scelta cadde su Copernico SIM dopo aver rispolverato una lettera di presentazione che non avevo cestinato. Ho riletto il contenuto e mi accorsi di trovare perfetta sintonia tra i valori fondanti della SIM ivi evidenziati e quanto in cuor mio desideravo ma che non avevo mai trovato in altre società. Una realtà indipendente da gruppi bancari e assicurativi, formata da persone serie e sane, una rete piatta senza figure manageriali intermedie, senza vincoli di prodotti di casa propria da collocare e in assenza di pressioni commerciali di ogni tipo.

Quali sono stati gli elementi vincenti della sua esperienza?

Gli elementi vincenti della mia esperienza copernicana sono riassumibili nel perseguire con costanza e determinazione gli obiettivi di breve, medio e lungo periodo. Obiettivi che piano piano nel tempo mi ero prefissato e che sono riuscito a raggiungere godendo della più completa libertà ed autonomia d’azione.

Quali consigli darebbe a un neo consulente che vorrebbe iniziare questa professione?

Suggerirei di pianificare sistematicamente la propria attività tra studio, aggiornamenti, ricerca della nuova clientela e sviluppo della esistente, aggiungendo ove possibile un pizzico di inventiva.

È fondamentale aprire bene le orecchie davanti al cliente e raccogliere ogni spunto, informazione, intenzione, desiderio e sogno nel cassetto al fine di elaborare nell’immediatezza della visita o in tempi successivi le idonee soluzioni di investimento o protezione, curando con una visione olistica la relazione con lo stesso.

Infine, in base al detto “ogni lasciata è persa” è fondamentale allenarsi a non tralasciare ogni potenziale occasione per far presente la propria figura di consulente finanziario e affermare il proprio fondamentale ruolo sociale.

Quali sono stati gli ostacoli che ha dovuto affrontare e come li ha superati?

Chi non ha ricevuto qualche diniego?

Ho sempre provato sulla mia pelle che se si lavora bene, sistematicamente, professionalmente, con impegno, dedizione e passione, intessendo relazioni vere e profonde con i clienti “quando si chiude una porta spesso e volentieri si apre un portone! “

Un consiglio agli investitori che vorrebbero investire i propri risparmi?

Due consigli:

  • il cliente deve considerare innanzitutto il proprio risparmio un valore sociale tale da garantire la serenità economico/finanziaria propria e della propria famiglia e consentire il raggiungimento degli obiettivi di vita individuati.
  • Il cliente deve riflettere sul personale parametro di trade-off tra accettazione del rischio e rendimento atteso condividendo questo, e ogni informazione utile ad inquadrare la propria situazione, ed i propri desideri insieme al consulente finanziario.

Per quale motivo un investitore dovrebbe scegliere lei, e lappoggio di Copernico SIM, piuttosto che un altro consulente?

Perché l’esperienza lavorativa accumulata dopo 37 anni di professione, prima come bancario e poi come consulente finanziario, è un valore ineguagliabile. Unito questo al fatto che grazie a Copernico SIM possiamo lavorare senza conflitti d’interessi, in multibrand puro (senza prodotti di casa), in co-interesse con il cliente, senza budget o contest, credo sia LA Garanzia per una relazione volta, in primis, al bene del cliente, e come conseguenza, del sottoscritto e della società.

Come viene supportato dello staff di Copernico SIM?

Ho sempre apprezzato il fatto che Copernico SIM fosse una realtà a misura d’uomo: dal servizio back office sempre efficiente e disponibile, al dialogo e confronto possibile con le figure apicali per finire con il supporto nell’allestire incontri informativi e formativi con la clientela sul territorio creati ad hoc.

Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon consulente finanziario?

Senza ombra di dubbio le caratteristiche di un buon consulente finanziario sono: competenze, determinazione, sistematicità d’azione, spiccate capacità relazionali e d’ascolto e per finire un pizzico di fantasia.

Ha un aneddoto della sua esperienza da raccontarci?

Forse non è definibile esattamente come un aneddoto ma nel passaggio dalla precedente rete a Copernico, dove non esiste una piramide manageriale, la sensazione è stata quella di stappare una bottiglia di spumante fino all’epoca rimasta chiusa nell’attesa del momento giusto. Con conseguente esplosione dei dati di raccolta e acquisizione di nuova clientela.