(Articolo pubblicato originariamente su Il Sole 24 Ore, nella sezione Risparmio.)

Due condizioni economiche controverse: il mercato azionario nel suo momento più florido negli ultimi anni e un’inflazione dilagante, obbligata dalle misure per la ripresa economica. Come sfruttarle a vantaggio dei propri risparmi?

Le due condizioni da considerare nella realtà economica attuale

Quando si pensa di adottare soluzioni a protezione del proprio patrimonio, il primo soggetto che viene in mente e a cui si pensa di affidare i propri risparmi sono gli istituti di credito.

Ci sono una notizia buona e una cattiva, notizie di cui probabilmente i risparmiatori, che hanno intenzione di intraprendere un percorso volto a proteggere il proprio patrimonio, non sono stati informati in banca: la cattiva notizia è che l’inflazione dilaga e ha ormai superato i limiti imposti dalla nuova politica monetaria europea, ridefinita questa estate.

Nessuno conosce i termini e l’andamento dei livelli di inflazione da qui al futuro. Quello che è certo è che l’intero meccanismo mina il potere di acquisto della popolazione, riduce il valore del denaro e costringe a limitare il tenore di vita di ogni classe sociale.

In un clima del genere, i patrimoni e i grandi capitali vanno messi al sicuro.

La notizia buona, invece, è che ad ultimo quadrimestre inoltrato, il mercato finanziario continua ad attraversare un periodo di straordinaria floridità.

In risposta alla crisi pandemica, il mercato azionario globale è esploso in un’inarrestabile crescita, contro ogni previsione pronosticata ad inizio 2021.

Considerare delle soluzioni di investimento, oggi, rappresenta l’unica possibilità per far fronte ai danni causati dall’inflazione.

Tuttavia, gli esperti avvertono: fondamentale è la scelta del settore in cui investire.

In quest’ottica, è necessario non improvvisarsi broker, ma affidarsi a un professionista serio e referenziato, per evitare di incorrere in ingenti perdite date dall’inesperienza.

Modelli di pianificazione finanziaria a confronto

Il modello tradizionale o prodotto-centrico

Il modello di gestione del risparmio tradizionale è incentrato per lo più sui prodotti che la società di gestione o la banca può offrire o con cui è convenzionata.

Il modello di consulenza tradizionale ha una matrice marcatamente prodotto-centrica ed è guidato per sua natura da un potente conflitto di interessi.

Il conflitto di interessi di un consulente che propone i prodotti commercializzati dalla propria società si manifesta in diversi modi.

Si presenterà sempre la “soluzione migliore” al cliente investitore ma, nella maggior parte dei casi, la scelta degli strumenti finanziari “migliori” ricadrà su un plateau ristretto di prodotti vendibili dall’ente.

Questi prodotti sono il frutto di accordi e convenzioni tra le banche e le società di Gestione del Risparmio.

Da questi accordi derivano dei profitti, che costringono alcuni consulenti a spingere anche forzatamente su un prodotto piuttosto che un altro, cioè gestiti dalla propria società o banca, seppur questo non sia adatto agli obiettivi di risparmio del cliente.

Oppure, in altri casi, verranno venduti esclusivamente prodotti creati e commercializzati dalle Società di Gestione del Risparmio, direttamente o in accordo con l’istituto di credito in questione.

Costi occulti e transazioni da migliaia di euro l'anno

In definitiva, si proporrebbero al cliente unicamente soluzioni autoprodotte o gestite nell’interesse del proprio profitto.

Un altro fattore da prendere in considerazione poi sono le modalità di applicazione delle commissioni ed eventuali costi occulti. Un esempio ne sono le commissioni di performance, ovvero premi di profitto ceduti alla società di investimento, in una percentuale che raggiunge anche il 20%, sul costo del proprio investimento.

Vi sono, poi, i costi di transazione, apparentemente invisibili e difficili da calcolare, ma che con una stima data dal turnover, ossia il tasso di movimentazione del portafoglio, possono gravare ogni anno in maniera molto importante sulle tasche del risparmiatore.

Si tratta soltanto di alcune delle insidie del modello di pianificazione finanziaria tradizionale.

Tuttavia, già da queste proiezioni, si evince che il focus di alcune aziende non è centrato tanto sul cliente e sui suoi bisogni, quanto sulla linea di prodotti della società o convenzionati con l’istituto per cui lavora, ovvero un soggetto in conflitto di interessi.

Si incorre così nell’investire su un modello obsoleto che non fornisce soluzioni funzionali al risparmiatore, poiché non è orientato al raggiungimento dei suoi obiettivi di rendita.

Il modello di consulenza evoluta o cliente-centrico

Una valida alternativa al modello tradizionale rappresentato viene adottata dalle società di intermediazione mobiliare (SIM), con un modello di gestione di risparmio avanzato.

La consulenza evoluta offerta da una società indipendente come Copernico SIM guida il cliente verso una pianificazione finanziaria del patrimonio, sulla base di alcuni fattori fondamentali per la scelta di una soluzione intelligente:

– Approccio indipendente: grazie alle strategie introdotte dal suo Comitato per gli investimenti, Copernico SIM ha ridisegnato il modello di consulenza evoluta, con una linea di prodotti e servizi non condizionata dall’offerta. Questo ha permesso di integrare coerentemente l’offerta di servizi alla consulenza indipendente.

– Orientamento agli obiettivi: ogni cliente di Copernico SIM ha a sua disposizione un consulente dedicato che si occupa di conoscere e studiare a fondo la sua situazione finanziaria e i suoi obiettivi futuri, prima di consigliare la soluzione più adatta alle sue esigenze.

– Trasparenza: ogni consulente Copernico non ha solo il compito di gestire il capitale investito del suo cliente, ma anche di curarne il rapporto, con aggiornamenti costanti sulla sua situazione patrimoniale.

– Flessibilità e differenziazione del portafoglio: la consulenza evoluta adatta il portafoglio investimenti alle esigenze dei clienti con flessibilità, modificando l’impatto di manutenzione tattica del portafoglio e soddisfacendo la trasformazione verso “l’interesse della clientela”.

In questo momento di corsa agli investimenti, occorre non adoperare scelte azzardate.

Prima di affidare il proprio patrimonio ad un consulente finanziario è cruciale prendere in considerazione i fattori che giocano a proprio favore, e non a favore dell’istituto che prende in carico la nostra richiesta.

È un diritto del risparmiatore fare tutte le domande necessarie al proprio consulente, prima di optare per una soluzione guidata di gestione del risparmio.

La gestione del risparmio da parte di una SIM rappresenta, oggi, la soluzione più all’avanguardia nel panorama degli investimenti di capitale, soddisfacendo i requisiti fondamentali di trasparenza e indipendenza da pressioni commerciali, nel primario interesse del cliente.

Per approfondire ulteriormente le differenze tra i due modelli, Copernico Sim ha redatto una guida dettagliata sulla Gestione del Patrimonio, scaricabile in modo gratuito a questo link, in cui vengono approfonditi tutti i vantaggi legati al modello di Consulenza Evoluta:
https://www.copernicosim.it/guida-gestione-patrimonio/

É possibile richiedere anche un check up del proprio attuale portafoglio.