(Articolo pubblicato originariamente su Investire)

Il presidente della sim friulana quotata all’Euronext Growth Milan fa il punto sui risultati e le prospettive societarie e manda un messaggio di ottimismo al settore

L’assemblea degli azionisti di Copernico Sim ha approvato lo scorso 4 maggio il bilancio 2021 all’unanimità con l’80% della compagine azionaria presente e nominato il nuovo cda. A bilancio approvato, con il presidente Saverio Scelzo facciamo il punto sul momento di Copernico Sim ma anche sul presente e futuro della consulenza finanziaria nel nostro Paese.

Scelzo, il mondo della consulenza finanziaria è stato messo a dura prova nell’ultimo biennio con due cigni neri come la pandemia e il conflitto russo-ucraino e un terzo cigno, ad honorem mi verrebbe da dire, per le dimensioni inusuali del fenomeno: l’iper-inflazione. Come la mettiamo?
Parto dalla fine, l’inflazione non è un cigno nero semmai una opportunità. Non era così forte da decenni, ma vista l’enorme massa di denaro depositata sui conti correnti in tanti preferiranno investire i propri risparmi anziché vederli erosi dall’inflazione. E questo potrebbe essere un volano per l’intero comparto della consulenza finanziaria. La pandemia, che è costata un tributo di vite umane enorme – secondo alcune fonti i morti sarebbero in realtà 15 milioni contro i 6 dichiarati a livello mondiale e quindi saremmo vicini al livello di vittime della influenza spagnola degli anni ‘20 del secolo scorso -, è secondo molti esperti in fase di superamento. Terzo punto, la guerra: mi proietto al periodo post bellico dove avremo un mondo diverso con una globalizzazione diversa da quella con cui ci siamo confrontati a partire dagli anni ’80. Sarà una globalizzazione più basata sui valori condivisi che sull’economia di scambio finalizzata all’unico scopo della massimizzazione del profitto, in definitiva un po’ meno spietata. Nel medio termine sono assolutamente ottimista, si va verso una green economy più forte che in passato e saremo sempre meno dipendenti dall’energia fossile. Aspettiamoci un’economia sempre più a km zero, dove la parola d’ordine non sarà la massimizzazione del profitto a qualsiasi costo ma saremo in un contesto più interessato al benessere generale. Assisteremo al rientro di diverse attività produttive fino a ora de-localizzare con la conseguenza che le filiere produttive saranno più ravvicinate di prima. Credo anche che assisteremo a una maggiore attenzione ai diritti umani e politici un po’ ovunque, probabilmente anche in Cina.

Che significherà per i consulenti finanziari questa economia a km zero?
Grazie a Internet, a una maggiore efficienza della mobilità via etere, cambierà il nostro modo di lavorare per sempre.  Con l’intelligenza artificiale i nostri bisogni verranno personalizzati sempre di più e conseguentemente anche il nostro lavoro di pianificazione si affinerà con prodotti studiati per il singolo e modificabili in relazione alle esigenze che cambiano. Così come stiamo andando verso la medicina personalizzata, stiamo anche approdando verso le assicurazioni e la finanza personalizzata senza perdere di vista, laddove possibili, le economie di scala.

Parliamo di Copernico e dei suoi risultati…
Questo è un buon momento per noi perché l’azienda è cresciuta del 40 per cento in 3 anni, siamo a 8,6 milioni di euro di commissioni attive partendo dai 6,6 milioni del 2018, siamo passati a 719 milioni dai 497 milioni di euro di masse del 2018, con un portafoglio cresciuto quasi del 50% in questo periodo. Il segreto di questo sviluppo è che siamo rimasti fedeli al nostro progetto originale, puntando sempre sui giovani. Siamo considerati una società seria e sana, dove i dipendenti e i consulenti mantengono la maggioranza dell’azienda pur essendo quotati. Siamo un gruppo coeso e vogliamo continuare a crescere.

Consulenza vincente, ma quale?
La consulenza evoluta, multibrand e pagata dal cliente mediante commissioni continua a essere in testa alle preferenze dei risparmiatori. La consulenza a parcella purtroppo per il momento non sfonda a causa delle sue caratteristiche: il consulente finanziario dà la raccomandazione ma il cliente fa fatica a eseguirla, è troppo abituato alla delega.

E in materia di reclutamento?
L’organico si mantiene più o meno inalterato con un turnover basso e finalizzato all’efficientamento per migliorare il portafoglio medio dei consulenti finanziari. Ricordo che continuiamo a puntare soprattutto sui giovani, da formare e portare a questa meravigliosa professione, è questa la nostra mission nel reclutamento, i giovani possono realizzare una bella carriera con noi. Un esempio? Abbiamo un consigliere d’amministrazione, Giuseppe Rubolino, che è entrato da noi dieci anni fa quando era un fresco neolaureato e non è l’unico giovane di successo in Copernico Sim.